
Lucci d’apertura
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Dinamici lucioperca
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Il predatore dell’Est
Testo e fotografie di Marco Altamura
La stagione nel suo incedere mi porta di volta in volta ad affrontare nuove sfide con nuovi predatori: giugno segna l’inizio delle ostilità con un pesce predatore da me molto amato, la lucioperca o sandra.
I grandi bacini del Nord Italia sono il teatro naturale delle mie uscite mirate a questo splendido percide e anche quest’anno le rive del lago Maggiore e del Lario sono state scelte da me per questa ricerca; le abitudini crepuscolari e notturne di questo predone contribuiscono a rendere più affascinanti le sessioni dedicate al Vampiro venuto dall’Est Europa.
Attrezzato con la mia fedele “2,40” in due sezioni abbinata ad un mulinello taglia 4000 caricato con un ottimo filo trecciato di colore giallo fluo, l’8XPE Perfect Storm di Asso Fishing Line spessore mm 0,15 con terminale Asso Superfluorocarbon di spessore mm 0,30, mi reco in spot super collaudati che negli anni mi hanno regalato catture degne di nota, con esemplari di perca di alcuni chilogrammi di peso.
La ricerca va effettuata a stretto contatto del fondale ispezionando ogni anfratto con shad siliconici fatti saltellare tra le asperità del fondo; le tocche di questo pesce sono spesso subdole e, ad un neofita, possono facilmente essere confuse con il contatto dell’artificiale con pietre o varie strutture sommerse.
Occorrono buona sensibilità ed anni di esperienza per aver ragione del nostro misterioso antagonista.


Per ciò che riguarda la sensibilità, questa può essere amplificata dall’utilizzo di ottimi super fili trecciati come quello citato di Asso Fishing Line che con il suo colore giallo fluo facilita non poco l’individuazione del tragitto e le traiettorie degli artificiali in acqua anche e soprattutto in sessioni notturne.
Inoltre l’ottima resistenza all’abrasione ed il carico di rottura elevatissimo ci consentono di portare a termine felicemente anche i combattimenti più probanti.
Personalmente utilizzo shad siliconici da cm 10/12 innescati su round jighead da 12/15 gr in ragione della profondità degli spot e della presenza o meno di vento.
Il terminale Asso Superfluorocarbon risulta praticamente invisibile anche all’acutissima vista di questo pesce e resiste molto bene al contatto con le asperità del fondo.
Il resto lo fanno l’esperienza acquisita in questa particolare tipologia di jigging e la conoscenza delle abitudini di questo singolare predatore dal carattere schivo ma al contempo feroce nei confronti delle sue prede.