
Esoxmania
Ottobre 10, 2025Carpe a Spinfly
Lo Spinfly è una tecnica ibrida che unisce due approcci apparentemente distanti: lo spinning e il fly fishing, in questo caso applicata alla pesca della carpa. È una tecnica dinamica e visiva, ideale per chi cerca un'esperienza più sportiva e attiva rispetto al carp fishing tradizionale. Richiede fili con ottima scorrevolezza, invisibilità e resistenza all’abrasione, per operare in ambienti complessi senza compromettere la presentazione dell’esca.
Lo spot e l’approccio
Gli ambienti ideali per insidiare le carpe a Spinfly sono i fossi di piccola e media
dimensione, con correnti ridotte o del tutto assenti. Anche in acque velate è possibile osservare il comportamento dei pesci, sfruttando le condizioni stagionali migliori: dalla fine dell’inverno all’inizio della primavera, periodo di prefrega, fino all’autunno. In estate, invece, serve pazienza e attenzione ai momenti di attività, mentre in pieno inverno si tende spesso a preferire le gomme.
Setup consigliato – il cuore della tecnica
Il vero fiore all’occhiello di questa impostazione è il filo e la canna.
Treccia: Asso PE 3× Light Games, con diametri sottilissimi (0,06–0,08 mm), combina leggerezza e resistenza. Non serve raggiungere grandi distanze, ma far arrivare l’esca con precisione gli spazi tra rami e ostacoli. La struttura a 3 capi
garantisce sensibilità e un contatto diretto con l’esca.
Finale (leader) nei diametri 0,15 / 0,19 / 0,21 mm:
- Asso Superfluorocarbon: trasparente, rigido al punto giusto, e con resistenza superiore—ideale per presentazioni delicate e catture fino ai 5 kg senza compromessi.
- Asso Invisible Clear: fluorocarbon monofilamento progettato principalmente per i leader. Vanta elevata resistenza all’abrasione, bassa elasticità, quasi totale invisibilità (grazie a un indice di rifrazione che tende a zero nei primi metri sott’acqua), ottima tenuta della forza anche in condizioni estreme, alta densità che mantiene la posizione dell’esca. È un’alternativa solida quando si desidera massimizzare la furtività del terminale senza sacrificare la robustezza.
Canna: un modello tubolar 0,5–8 g o una solid tip fino a 10 g, con lunghezza
compresa tra 2,20 e 2,40 m, è la scelta perfetta. Una medium-fast o fast permette di presentare con delicatezza mosche e artificiali, e al tempo stesso di stancare carpe robuste anche con fili sottili.

Mi chiamo Emanuele Donati e la pesca ultralight è sempre stata il mio modo di vivere l’acqua. Negli anni ho affinato approcci e dettagli, scoprendo che nello Spinfly alla carpa il filo giusto fa davvero la differenza. In particolare, i materiali e gli spessori selezionati della casa Asso rendono più semplice e sicuro affrontare questo tipo di pesca, offrendo precisione e resistenza dove serve.
Tips pratici
Per la giunzione tra treccia e fluorocarbon, il nodo Albright Special è un alleato veloce ed efficace, soprattutto quando serve rifare il terminale direttamente sullo spot. La lunghezza del finale, tra 1,5 e 2 metri, assicura un mix di invisibilità e protezione contro abrasioni e fughe improvvise.
Per legare l’esca, due opzioni restano insostituibili: il Palomar, semplice e compatto, che mantiene quasi tutta la resistenza della treccia, e il Loop Knot (o Rapala Knot), che dona maggiore libertà di movimento all’artificiale. Quest’ultimo è particolarmente utile per fluorocarbon di diametro superiore.
In pesca
Ogni lancio deve avere uno scopo: non esiste spazio per la casualità. Occhiali polarizzati e movimenti lenti diventano strumenti indispensabili per osservare e interpretare i segnali dell’acqua. La carpa non sempre si mostra collaborativa: insistere può solo generare diffidenza. Meglio leggere il momento e adattarsi. Le mangiate possono arrivare sia nella
fase di caduta dell’esca, sia durante il trascinamento lungo il fondo
Il connubio tra treccia sottilissima e fluorocarbon morbido e resistente è una formula che funziona anche con carpe abituate a vivere in acque limpide. L’esperienza di Asso nella produzione di fili garantisce materiali che trasformano una semplice presentazione in una cattura da ricordare. Provalo anche tu: spesso un terminale equilibrato, costruito con il filo giusto, è ciò che segna la differenza tra un cappotto e una giornata indimenticabile a contatto con le carpe.